Come Dei in terra. Rivisitazione del mito di Sibari

Come Dei in terra. Rivisitazione del mito di Sibari

Sibari, fondata nell'VIII secolo a.C. sulla costa jonica calabrese da coloni achei, diventa in meno di due secoli una metropoli di oltre 300.000 abitanti. Una città multietnica e multireligiosa, lontana per questo dai concetti di austerità e moralità del mondo greco. Sibari è sempre apparsa grande perché grande è la sua leggenda. La città della perdizione, della lussuria e dell'ozio descrittaci dagli storici, ci appare come la nuova Gomorra dell'Occidente. Non più corrotta di molte altre città dell'antichità, miti e leggende sono fiorite su Sibari quasi a demonizzarne il nome ed il ricordo. Infatti, pur non avendo lasciato nomi di prestigio nella storia della letteratura, della filosofia e dell'arte, né monumenti celebri in archeologia, Sibari è riuscita, come nessun'altra città coeva magnogreca, ad imporsi all'attenzione degli storici, dei ricercatori e dei viaggiatori proprio per il suo nome legato al mistero della favola, che più della storia stimola la fantasia avventurosa dell'uomo. A questo punto viene lecito domandarsi quanto di vero ci sia nel mito di Sibari. Questo saggio vuole leggere nella documentazione letteraria e archeologica di Sibari e della sibaritide l'importanza determinante della sua presenza nella storia e nella cultura quale segno più arcaico della civiltà occidentale nei suoi moderni aspetti imprenditoriali di società dominata dall'economia, aperta ai valori dell'emancipazione femminile, dell'accoglienza e dell'integrazione dello straniero. Per questa sua modernità di pensiero il mondo greco ne decreterà la distruzione a opera delle milizie di Crotone e ne costruirà il mito.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

Sui sentieri della prima guerra mondiale. Alla ricerca dalla storia
Sui sentieri della prima guerra mondiale...

Enrico Cernigoi, Gianluca Volpi, Flavio Cucinato
La selvaggina del Veneto nel piatto
La selvaggina del Veneto nel piatto

Amedeo Sandri, Francesco Soletti
Tempi diversi
Tempi diversi

Francesco Locane