Il villaggio di Onassac e la rivoluzione neolitica
Con il primo romanzo creativo e d'idee descriventi il "Neolitico Locale", Salvatore. Cataldi ci trascina nell'anno 3455 a.C. a OnassaC, villaggio neolitico situato a nord della Calabria Citeriore. Lo scrittore fa un incredibile balzo all'indietro nel tempo e sceglie di fermarsi nell'affascinante età neolitica. Osserva, ascolta, annusa, avverte emozioni, ansie, paure, felicità , descrivendo un anno di vita della comunità neolitica calabrese. Una narrazione simbolica di carattere sacrale che, in un'età lontanissima e culturalmente assai diversa, ha come personaggi ed essenze antenati, divinità , riti, tradizioni, fenomeni naturali, mostri, animali, luoghi, eroi: personaggi verosimili, a noi contemporanei, catapultati in epoca lontana. L'autore adopera la tecnica dell'analessi e della prolessi, cioè della narrazione di avvenimenti passati e futuri che precedono e seguono l'età in cui i fatti accadono. È plausibile pensare che il contenuto possa riguardare, invece, la moderna analisi retrospettiva e introspettiva collettiva e dello stesso scrittore? Il componimento celebra la fantastica e straordinaria impresa marinaresca del villaggio OnassaC, per raggiungere le isole Eleim e barattare le merci tipiche con l'ossidiana. Un romanzo audace con un forte carattere politico, poiché indica vecchi e nuovi sentieri di sviluppo, perciò critico e liberatorio. Le nuove conoscenze acquisite, grazie all'avventurosa spedizione commerciale, daranno vita alla singolare Rivoluzione Neolitica del villaggio OnassaC. Un popolo di millenaria memoria, forte, coraggioso, laborioso, che merita riconoscenza, considerazione e rispetto da tutti: cittadini e istituzioni. Genti dal passato glorioso che, pur attraversando un presente difficile, ma pieno di opportunità , non si arrendono, auspicandosi cambiamenti per un nuovo inizio. Prefazione di Claudio Dionesalvi.
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