Il mare a sinistra (e una moto Laverda in testa)
Breganze, anni '80. Giulio trasforma un semplice furgone in camper e parte con tutta la famiglia verso una meta imprecisata che nell'immaginario dei due figli Arianna e Matteo, è poco più lontana di Jesolo. Verso Venezia Matteo chiede "siamo arrivati?", non sapendo che nei piani del padre c'è la Sicilia. I viaggiatori improvvisati raggiungono così l'isola con un mezzo di trasporto che non può superare gli 80 Km/ora (un'etichetta sul retro lo dice chiaro e tondo) tra l'odore di gasolio, il caldo, e una cassetta che trasmette musica triste. Si viaggia verso la Sicilia percorrendo tutta la costa italiana. Una sola regola per orientarsi all'andata: "Finché il mare è a sinistra, stiamo andando verso sud, ragazzi". Una sola regola per orientarsi al ritorno: "Finché il mare è a sinistra, stiamo andando verso nord, ragazzi". E in questo diario di viaggio fatto di personaggi reali e immaginari, d'impercettibili cambiamenti, trascurabili barlumi di consapevolezza, nostalgia anticipata e naufragi, Giulio trova il tempo di raccontare storie di motociclisti, di mitiche Moto Laverda, di supercampioni e stradine sterrate di campagna.
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