Il tuffo dell'anatra
A Tito Cantabria, detto Il Talebano, importa solo di una cosa nella vita: il surf. Per assecondare la sua passione ha passato gli ultimi vent'anni in giro per il pianeta, mantenendosi con ogni genere di espediente. Costretto improvvisamente a fuggire dal Centro America, si ritrova a fare da balia alla persona più indigesta che conosce: sua madre Rachele, reduce da un crollo nervoso dopo che il marito l'ha lasciata senza un centesimo. I due dividono una roulotte fatiscente sul retro di uno stabilimento balneare romagnolo ed è proprio sulla battigia del Bagno Andromeda, la notte di San Lorenzo, che Tito trova il cadavere di Samba, ambulante nigeriano, da cui aspettava una grossa partita di erba. Rivendendola il Talebano contava di comprarsi una via di uscita e, per recuperarla, è disposto ad andare in fondo a un'indagine insidiosa. Con a fianco Rachele, sempre pronta a mandare tutto a rotoli, Tito rimarrà invischiato nelle trame fosche di un territorio ostile, un cimitero di relitti invisibili che lo porteranno a confrontarsi con uno sgradito antagonista: la propria coscienza. Così, mentre dal passato riaffiora un delitto identico e una ragazza misteriosa si presenta sulla sabbia dell'Andromeda, il Talebano dovrà vedersela con l'onda più imponente della sua vita. Una centrifuga di zanzare, riti vudù e olio di ricino, in cui in ogni goccia di spuma si riflette l'immagine di una bambina che, nel cuore dell'Africa, crepa di diabete. Perché laggiù, come in Riviera, leggi e confini nascono per essere aggirati.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa