Roseparole. Divagazioni letterarie
L'autrice crea per il titolo di questo libro una parola composta, Roseparole. I fiori, simbolo dei ricordi belli della vita, si intrecciano con le parole che li fissano nella memoria. Come in un precedente romanzo, unisce pensieri di vita vissuta alla Letteratura. Le rose sono destinate a sfiorire, ma non così le parole, soprattutto quelle poetiche. Esse rendono eterno il ricordo, radicandolo in una dimensione mentale e spirituale. Così la profonda conoscenza letteraria dei Classici sostiene l'autrice, le viene in soccorso per far rivivere i suoi cari. Le "Divagazioni letterarie" si concludono con le Sirene, che simboleggiano la fascinazione della parola, che il tempo non potrà mai cancellare. Il titolo dell'ultimo capitolo, "Il canto delle Sirene", non può non farci pensare ad un noto libro di Maria Corti: anche per lei forte è il potere di seduzione di questi femminili demoni marini, che dialogano tra loro sull'enigma dell'umano destino. Ascoltarle può essere rischioso, ma bisogna correre il rischio.
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