L'isola sperduta
La polivalente simbologia dell'isola, che da tempo immemorabile frequenta il nostro immaginario, è tutta presente in questo testo di Sivry, narrato dal moderno naufrago Alex partito, come si dice, per "seguire le tracce di un naufrago di cui un giorno, per caso, trova il racconto in un vecchio baule". Il manoscritto di Alexandre, Alex lo porta con sé, "per ripensare ad ogni singola parola, capirne il senso, auscultarne in un certo qual modo una coscienza" nel suo viaggio in aereo, intrapreso senza prevedere che potesse succedere "l'impensabile", che potesse cioè ritrovarsi anche lui prigioniero in quell'isola sperduta, assolutamente, drammaticamente solo a sua volta.
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