Trieste in maglia rosa
Il Giro d'Italia torna a Trieste. E ogni volta si scrive una pagina di sport e di vita cittadina perché rileggere le cronache delle tappe conclusesi a Montebello o davanti a piazza dell'Unità d'Italia significa anche rivivere frammenti di storie triestine. Momenti che raccontano di Costante Girardengo, trionfatore nel 1919 nella prima tappa conclusasi a Trieste, di Giordano Cottur, protagonista della storica tappa del 1946 che non figura negli albi d'oro ma per la sua valenza sentimentale rappresenta una delle pagine più importanti in oltre cent'anni di corsa rosa, di Guido De Santi, il fuggitivo pazzo, di Gianni Motta, di Eddy Merckx, senza dimenticare Marco Pantani che a Trieste conobbe una delle più brucianti sconfitte della sua carriera o Alessandro Petacchi, ultimo vincitore sul traguardo di piazza Unità nel 2009.
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