La mia vita
"Mio figlio caro, so di averti lasciato una pesante eredità: il mio nome". Così inizia il testamento morale lasciato da Al Capone a suo figlio. Il gangster, il cui nome resterà scritto a lettere di sangue nella storia dell'America contemporanea, prima di morire ha voluto scrivere le sue memorie. Ma, in questa confessione, l'uomo dai cinquecento cadaveri fa di se stesso un personaggio quale non sempre fu nella realtà. Certo è che mai prima di allora un boss malavitoso aveva avuto un tale impatto sulla cultura popolare e mai aveva raggiunto una tale fama. Dagli incassi di due miliardi di dollari l'anno alla condanna a dieci anni per frode fiscale, dalla casa a Miami nella baia di Biscayne alla reclusione nelle prigioni di Atlanta e di Alcatraz, leggendo questo racconto fatto dal boss, possiamo comprendere qual è stato (ed è) il segreto di Al Capone.
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