Da Baudelaire al surrealismo
La poesia di Baudelaire ha rappresentato una rivoluzione universale, una vera e propria esplosione dell’irrazionalità umana nella musica, nella letteratura e nella pittura, segnando quel momento nella storia in cui l’arte è divenuta espressione massima della complessità e della bellezza, ma anche di quell’oscurità dello spirito umano che la filosofia e la religione non erano riuscite a esorcizzare. Attraverso la sua brillante critica artistica, Marcel Raymond individua in questo volume quali artisti e poeti – dal Romanticismo al Surrealismo – hanno saputo dare voce al proprio inconscio sovrastando la razionalità e valicando le frontiere tra sentimento e ragione, psiche e corpo. Secondo Raymond, dopo il poeta maledetto l’arte è stata liberata dalla divisione tra magia e realtà, illusione e verità, e il compito del poeta e dell’artista è divenuto quello di svelare la “tenebrosa unità” immersa nell’inconscio collettivo.
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