Erika Sattler
Un romanzo che ci costringe ad assumere il punto di vista del mostro, per farci vedere che in fondo ci assomiglia, per ricordarci che l'orrore è dentro ciascuno di noi e basta non prestare abbastanza attenzione per fargli prendere il sopravvento.È bella, molto bella, e lo sa. Ventiquattro anni, alta, bionda, occhi azzurri, seno perfetto, fianchi larghi. Un corpo da amare, un volto da adorare, che ispira sensualità e poesia. Erika Sattler è tutto ciò che una perfetta donna nazista dev'essere: coraggiosa, idealista, fedele al Führer e al partito fino al midollo, fino alla fine. Una fine che arriva, nel gennaio del 1945, nelle lande desolate e gelide della campagna polacca dove i tedeschi si ritirano in marce lunghissime ed estenuanti, temendo l'avanzata dell'Armata Rossa. Gli ideali granitici di Erika, rimasti inscalfiti anche di fronte all'arresto del marito Paul, SS colpevole di aver salvato un ebreo, crolleranno finalmente di fronte all'inverno, alla fame e alla paura della morte?