Fare innovazione sociale. Rappresentazione e letture critiche dei percorsi di ricerca e sviluppo per l'innovazione sociale di Koinè
Obiettivo di questo volume è contribuire allo sviluppo della riflessione sull'innovazione sociale e, più in generale, sulla costruzione di un nuovo sistema di welfare da un'angolazione particolare: quella di un'impresa cooperativa sociale - Koinè - che da molti anni è riconosciuta e si connota proprio per l'impegno nella lettura dei nuovi bisogni sociali e nella sperimentazione e validazione di nuovi approcci e modelli di servizio. Dall'analisi di molte azioni innovative concretizzate, emerge una visione peculiare sia dell'innovazione sociale sia di possibili piste evolutive della cooperazione sociale. In entrambe queste dimensioni critiche, secondo Koinè, le azioni non dovrebbero essere mirate a sfruttare reali o presunte opportunità di mercato e profitto ma, al contrario, a estendere le opportunità, le risorse e i presidi volti a garantire quanto più possibile i diritti di cittadinanza - soprattutto ai più vulnerabili e perciò esposti a rischio di esclusione - e a perseguire maggiore giustizia sociale. In quest'ottica, lo sviluppo di nuove alleanze sociali e nuovi patti tra cooperative sociali, organizzazioni di terzo settore, sindacati dei lavoratori, associazioni delle famiglie, imprese for profit, aziende sanitarie pubbliche ed enti locali, dovrebbe costituire la premessa di azioni costruite nelle comunità locali e nei territori e perciò destinate davvero a concretizzare un nuovo welfare partecipato e comunitario, attento agli specifici bisogni di ogni territorio e capace di mobilitare tutte le energie in esso presenti. Perseguire l'estensione dei beni comuni è, e dovrebbe essere, secondo l'autore, anche la caratteristica peculiare della cooperazione sociale, che, anche attraverso le possibilità offerte dalla riforma dell'impresa sociale, potrebbe evolvere in impresa multistakeholder di comunità per contribuire, in modo concreto, territorio per territorio, a sviluppare collaborazioni, co-azioni e iniziative partecipative, cioè nuova sussidiarietà, nuovo capitale sociale, resilienza e coesione sociale. Nell'evidenziare la necessità di dare corso a nuove forme di elaborazione e apprendimento collettivi, l'autore cerca di dimostrare come la valorizzazione del lavoro, dei saperi e delle esperienze dei lavoratori sociali costituisca una condizione necessaria (seppur di per se stessa insufficiente) perché l'innovazione sociale esca dalla retorica per conseguire davvero le finalità e gli scopi specifici per cui è posta in essere: estendere i beni comuni e la giustizia sociale. Prefazione di Luca Fazzi.
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