Persone che potresti conoscere
Uno straordinario romanzo sulla distanza tra realtà e rappresentazione, sull'arte, sulla creazione, sul sogno, e alla fine e soprattutto sull'amore e sul bisogno d'amore «Quello che interessa a Sfar, cani o belle ragazze che siano, è sottolineare la distanza tra realtà e rappresentazione, ovvero il fatto che i social network possono invischiarti in delle trappole gigantesche, con lo stesso meccanismo che recluta terroristi e jihadisti» - Susanna Nirenstein, Robinson «Joann Sfar non è soltanto uno dei più dotati fumettisti e registi francesi, ma con questo suo nuovo romanzo si propone definitivamente anche come uno dei più acuti e profondi romanzieri europei» - Le Monde «Amare il prossimo può essere molto pericoloso, ma - ci spiega il sempre più geniale Joann Sfar - è anche l'unico modo per essere davvero artisti» - Le Magazine Littéraire Non voglio indagare su Lili. Oggi sarebbe facile. Andare a trovarla, chiederle cosa l'ha spinta. Sapere quale odio verso gli uomini o quale avversione verso se stessa ha potuto portarla a comportarsi così. È cominciata con una foto su Facebook ed è finita al commissariato di polizia. È tutto vero, altrimenti non sarebbe stranoIl problema è l'empatia, l'incapacità di impedire a se stessi di mettersi comunque in ascolto degli altri e del mondo. E che il mondo non sempre corrisponde all'idea che ci se ne fa. Se poi ci si è lasciati da un amore tormentato e si cerca consolazione e compagnia sui social, il rischio di cadere in una assurda e falsa trappola sentimentale è altissimo. Si comincia cliccando sulla foto profilo di una ragazza tra le «Persone che potresti conoscere» su Facebook, e ci si ritrova in una stazione di polizia. Si prosegue prendendo un cane e preoccupandosi che non mangi i propri gatti. Alla fine non si riesce a trovare pace per sei mesi. Ed è una storia vera... Un nuovo capitolo del percorso autobiografico di Joann Sfar.