Un amore di lingua. 300 suggerimenti per difenderla e farla amare di più
"Siamo anestetizzati, ubriacati: i vocaboli stranieri sono entrati, per via endovenosa, fino al nostro cervello, non offriamo alcuna resistenza, anzi. I termini proposti sono spesso incerti, vaghi e approssimativi, ma ci vengono proposti con sussiego, con aria di superiorità: ne rimaniamo affascinati. Li ripetiamo per presunzione e voglia di apparire. Un'intossicazione latente, un avvelenamento lento."