Cooperare contro la crisi. Intervista a Giancarlo Gonella di Alessandra Luciano
"La situazione di crisi in Italia sarà tale ancora per molto tempo, per cui le risorse del welfare sono in contrazione inevitabile, occorre trovare il modo di rispondere alla contrazione delle risorse e del credito". È perciò importante che "con i partner istituzionali si ridefinisca una capacità [...] di tutti gli attori sociali di ridisegnare il welfare in Italia. Questo modello non può reggere, le richieste di prestazioni sanitarie per esempio sono sempre in crescita ed è necessario ripensare il sistema. Le cooperative sociali possono contribuire significativamente alla riorganizzazione del welfare trasformandosi da semplici fornitori di servizi in partner co-gestori. La cooperazione porta elementi di coesione sociale che altre imprese non portano. Occorre rilevare che in tante cooperative gli immigrati fanno lavori pesanti che altri non vorrebbero [...], ma in ogni caso la cooperativa è [...] un veicolo di inclusione sociale per questi lavoratori, i quali hanno occasioni di mobilità sociale e di ricoprire nelle cooperative anche ruoli di direzione. Inoltre molti immigrati dopo un'esperienza di lavoro in un'impresa cooperativa acquisiscono la cultura e la formazione necessarie per aprire nuove cooperative di lavoro che rispondono efficacemente alla crisi dell'occupazione e consentono a questi lavoratori di ottenere i permessi [...] per continuare a risiedere in Italia, rispondendo così ad un loro bisogno e contribuendo [...] allo sviluppo dell'economia 'pulita' del nostro Paese".
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