Lo specchio di fronte
Una caleidoscopica rappresentazione di una famiglia appartenente alla "Roma bene" che punta il mirino sui molteplici aspetti nascosti di una cerchia di persone all'apparenza normali. Questo, in sintesi, il lavoro di Vittorio Giacomelli nel suo primo romanzo "Lo Specchio di Fronte". L'autore si diverte infatti a giocare, attraverso l'invenzione letteraria, con le psicosi, le stranezze, la capacità di reinventarsi e di giocare dei suoi protagonisti, i quali, nel corso della storia, si arricchiscono di segni particolari che ne rimpolpano la sostanza. Ad ogni personaggio è concesso di svelare tutto (e di più) su se stesso, lasciando quasi intendere al lettore di interfacciarsi ogni volta con una storia diversa scritta direttamente dalle persone che ne occupano la scena. Largo spazio di manovra è reso possibile grazie alle sfaccettature delle presenze fisse e delle comparse che vanno ad intrecciarsi nel corso della narrazione, ritmando il racconto di piccoli colpi di scena che movimentano la lettura.
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