Racconti morali. Le trappole della soggettività

Racconti morali. Le trappole della soggettività

Caratteristico delle ideologie etiche post-universalistiche è l'abbandono della costrizione destinale al lavoro e la tendenziale corrispondenza alle nuove modalità di attività lavorativa fluida e irregolare, ciò che conferisce particolare rilievo alle tonalità emotive dell'opportunismo e della malinconia. Constatiamo che le strategie neoliberiste abbiano catturato e messo all'opera produttivamente quelle forme di soggettività che si sono delineate nello sfaldamento dell'etica del lavoro. Le tonalità emotive post-fordiste sono diventate passioni tristi di massa, incanalando la rabbia degli espropriati e sorreggendo il consumo, per quanto lo consente la crisi tuttora indomata. La radicalità impolitica che attraversa i nuovi movimenti da fine secolo a oggi e la solitudine di massa che ne infiltra ogni spezzone sono indici di resistenza al neoliberismo. Vediamo le trappole in cui i dispersi soggetti sono presi e il loro dibattersi intermittente, avvertiamo limiti e contraddizioni della macchina governamentale che presiede al loro controllo, stiamo ancora narrando la svolta senza uno scenario risolutivo.
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