La «controeducazione» di James Hillman
Una lettura della controeducazione e della filosofia immaginale del grande psicoanalista americano. Della sua opera il meno che si possa dire è che si tratti non solo di una sovversione della psicologia scientifica e delle sue esili alternative umanistiche, ma anche di un passaggio formidabile e ineludibile verso una concezione della conoscenza e dell'educazione come esperienze indivisibili dall'essere al mondo secondo una postura partecipativa e riflessiva. Posture a cui si accede cedendo all'autorevolezza del molteplice e del suo volto simbolico. La conoscenza e l'educazione tornano a essere avventura infinita, sorretta dall'impeto amoroso di una soggettività non più padrona e sfruttatrice delle cose e del mondo, ma ricettiva, fluida, immaginatrice.
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