4 mura e 30 penne
Aurora Natale, in questo libro, ha raccolto le storie, i racconti, i pensieri di alcuni detenuti della Casa Circondariale della Spezia. È riuscita a entrare in sintonia con loro perché anche lei, a causa della sua disabilità, è prigioniera dei limiti del proprio corpo. L’autrice, avvalendosi della collaborazione di Lidia Chiappini e Antonella Scialò, ha proposto ai detenuti un corso di scrittura autobiografica. L’obiettivo era che, attraverso la scrittura, i prigionieri potessero avviare la propria ricostruzione morale. Si è così riusciti a trasformare ognuno di questi componimenti in un’esperienze di sollievo e di benessere da condividere, ma anche in un’occasione di rinascita e di riflessione.
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