Ultime volontà di Musini Arturo
1981, Torino. Arturo Musini, un novantaquattrenne tanto ricco quanto frustrato per l'insoddisfatta ambizione di diventare musicista, decide di vendicarsi lasciando il suo ingente patrimonio in eredità al Conservatorio e al Teatro cittadini, a patto che i due enti rispettino le bizzarre clausole testamentarie, compreso d'inumarlo a Pindemonte, uno sperduto borgo alpino dove è nato, pena l'annullamento del lascito. Contemporaneamente, i carabinieri locali indagano sul ritrovamento di un misterioso scheletro. Questo sarà solo l'inizio di una serie di accadimenti che sconvolgeranno la quiete del paese trascinandolo in una rete di accuse e sospetti.