Nomos. Principi di architettura
Nel sondare la relazione esistente tra progetto e fondamento architettonico, il nomos introduce potenzialità significative e ri-significative dei luoghi e dei contesti. Interpretato come ordine preconcetto da imporre alla realtà, o come legge derivante dall'osservazione dei fenomeni esterni, il nomos stabilisce principi di radicamento spazio/temporale e moti legati all'alterazione identitaria. Il valore che la contemporaneità riesce ad attribuire a tale condizione diviene il presupposto di un nuovo equilibrio critico. Un nuovo scenario che per definirsi compiutamente richiede l'osservazione attenta e silenziosa dei percorsi suggeriti dalle pratiche dell'arte e dell'architettura, in grado di intuire le direzioni di sentieri invisibili o solo debolmente segnati. Per interrogarsi sul ruolo del "principio architettonico", sia quale fattore ordinatore inverato nel progetto di architettura, sia quale presupposto per avviare un'evoluzione elastica della realtà costruita, il presente lavoro associa alla riflessione teorica l'esperienza interpretativa di dieci progetti/installazioni, chiamati a inverare altrettanti pensieri trasformativi all'interno dello spazio archeologico delle Grandi cisterne romane della città di Fermo.
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