Fantasia e buonsenso. Antonio Rubino nei periodici per ragazzi (1907-1941)
Geometrie e riccioli, sorrisi e ghigni, colori accecanti e bianco-neri, prescrizioni ed evasioni, lacrime e risate: il mondo artistico di Antonio Rubino (Sanremo 1880 - Bajardo 1964) è scenario di un intenso e non scontato dialogo tra contrari. Il binomio fantasia e buonsenso, rappresentativo di molteplici opposti, è assurto a categoria interpretativa rivelatrice del duplice binario sul quale viaggiarono la vita e l'arte di Antonio Rubino: il guizzo geniale che evade lo status quo da un lato; il rigore che aderisce alla norma dall'altro. La produzione pubblicistica di Antonio Rubino per l'infanzia (1907-1941), toccando una pluralità di tematiche (la famiglia, la scuola, il tempo libero, l'identità artistica, il colonialismo, il nazionalismo), svela in filigrana il costante oscillare tra i due poli, entro i quali si giocarono l'esperienza di vita dell'autore e il suo modo di porsi in relazione con l'infanzia. Lo stile ironico di narrare ai bambini per immagini e versi intreccia l'adesione a norme di comportamento che regolano il vivere civile e la potenza vivificatrice e creatrice dell'intuizione fantastica.
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