Chicchi di melagrana
Le ricette dell'autrice, abruzzese, riscoprono i sapori tipici locali in un contesto gastronomico attuale con spirito di innovazione ed originalità. Un volo planare su case che si srotolano come un nastro dalla Majella, giù per morbide colline in direzione dell'Adriatico. Lo zoom focalizza antichi portali in pietra scolpita che montano la guardia, aspettando la luna per un improbabile cambio. Un paese il cui nome sembra stritolarsi e, poi, sciogliersi in bocca, come una meringa. Già, una meringa per rendere melliflua un'anonima giornata casalinga. Fra il timbro vorticoso delle fruste elettriche, albumi e zucchero a velo si gonfiano in una soffice nuvola bianca, e penso al volteggiare leggero ed impalpabile del tutù di una ballerina d'altri tempi ed alla geniale intuizione di Bert Sachse, lo chef che la fotografò come una candida meringa. Concretizzatesi, le pavlove mi strizzano l'occhio con aria retro-romantica, lasciandomi dubbiosa innanzi allo scontato connubio con la panna. Nella mousse della fantasia frullo frutti dimenticati con miele di bosco e completo con un fiore di mandorlo come avrebbe fatto Celio Apicio 2000 anni fa, a suggello di una portata luculliana. A volte succede che un monologo in cucina evapori e trasudi dalle pareti domestiche, cromatizzando un giorno qualunque.
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