I diritti umani. Il diritto alla vita e la pena di morte. Tra giurisprudenza internazionale e giurisprudenza islamica
«Nel corso dei secoli l'uomo ha combattuto per conquistare terre, tesori, ma soprattutto per conquistare l'unico bene intrinseco alla sua natura di essere umano: i diritti e le libertà fondamentali. L'uomo ha imparato l'importanza di essere libero e di sapere che la sua libertà è tutelata, perché necessaria per un pieno sviluppo della propria persona. L'individuo ha colto l'essenza del suo essere e della sua natura riconoscendo l'esistenza di diritti connaturati al suo "Io" come inalienabili (si può fare riferimento ad esempio al diritto alla vita). Già nella Grecia classica Sofocle nel 442 a. C. nell'opera "Antigone" riconosceva e sottolineava la grandezza dell'uomo come meraviglia della natura scrivendo: "Sono tante le meraviglie dell'universo, ma nessuna è più bella dell'uomo".» (Fondazione Mario Luzi)
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