Mario Luzi. Un luogo della mente. Teatro e tragico

Mario Luzi. Un luogo della mente. Teatro e tragico

«Se il tragico contemporaneo esiste risiede in questo indifferenziato che impedisce il confronto, e cioè il dramma e la sua rappresentazione emotiva, in questo negativo privato del paragone con il positivo, quasi a dimostrare che in una civiltà non più religiosa la concezione tragica permane ma ridotta all'impossibilità di una prova e quindi di un reale sentimento» (M. Luzi, Per una lettura di Andromaca). Il sofferto cammino esistenziale del poeta che s'interroga sul senso del male e del tragico nell'uomo contemporaneo, imbattendosi sul problema di una parola "svilita e deformata" capace di produrre il malinteso e il conseguente arresto del dialogo ermeneutico. Per difendersi da questo è necessario ritornare in quel "luogo della mente" per ritrovare l'uomo oltre la maschera. Sarà questa la strenua ricerca di Mario Luzi verso una inedita via di purificazione della parola poetica che dal primo ermetismo degli anni '30/'40, che la custodirà dalla violenza dell'inquinamento del linguaggio, si aprirà alla prosa della vita. (Fondazione Mario Luzi - marioluzi.it)
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