Addio Lunna
In "Addio Lunna" l'ispirazione è l'occasione dell'amore perduto, è l'amore sognato e vissuto come linguaggio che si disarticola, ordinandosi in umori psicologici immaginati in nuove accensioni e qualunque separazione o distacco, costrizione subita o scelta volontaria, diviene oggetto di necessaria elaborazione interiore. Lunna, l'amore immaginato e sognato ma mai avuto diviene fonte di dolorosa catarsi dove la vita riprende seppur a fatica le sue funzioni di regolare emozioni e la logica prende il sopravvento sull'assurdo. La poesia guarda all'addio come verifica di eccezione opposto appunto alla norma della logica dove ogni traiettoria è riconducibile al senso del ritorno. Lunna è il tormento, il desiderio che si sprigiona dall'animo del poeta che non accetta tale condizione e cerca allora di incantare il definitivo lutto della perdita stessa... con un linguaggio illuminato e illuminante di una ragione meno fatale irrevocabile là in quel posto dove nascono i sogni e dormono segreti.
Momentaneamente non ordinabile