E cambia passo il tempo. Poesie su l'Aquila
"Un lungo itinerario mentale ed emotivo ha preceduto la scrittura e, poi, la pubblicazione di questi testi dedicati all'Aquila, città devastata dal terremoto del 6 Aprile 2009. Le mie parole, dopo l'evento, si sono dileguate, frantumate e polverizzate. Hanno lungamente stentato a riprendere corpo e senso ed a legarsi fra di loro. Ho voluto, poi, recuperare la giusta distanza dal dolore e raffreddare la mia parte emozionale per raccontare le 'perdite' incalcolabili subite da un'intera popolazione e dal suo territorio. L'Aquila, tuttora, è ingabbiata, buia, silenziosa, disabitata e il suo enorme centro storico è in attesa di veder rinascere le sue bellezze artistiche ed architettoniche secolari. La città perciò, oggi, rappresenta un'icona del degrado culturale, civile ed umano di tanta parte del nostro paese che non tutela la sua memoria, la sua ricchezza identitaria, il suo ingente patrimonio artistico, tra scandali, rapine e indifferenza. Le mie parole, pertanto, vogliono essere un caldo materiale ricostruttivo e legarsi a quelle di coloro che ritengono insopportabile tale declino nazionale."
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