La forza del sesso debole. La donna nelle Rivoluzioni francese, industriale, sovietica
La presa della Bastiglia segna la fine dell'assolutismo monarchico ed il 26 agosto 1789 viene approvata la Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino. Tuttavia, il famoso trittico Liberté, Egalité, Fraternité viene declinato solo ed esclusivamente al maschile e non si applica nei confronti della donna. Sono invece tante le donne, tra le quali Théroigne de Méricourt, Louise-Félicité de Kéralio e Olympe de Gouges, che nella Francia rivoluzionaria hanno combattuto, per altre donne, contro le discriminazioni e le ingiustizie. Eppure, la memoria storica tace di loro. Il sistema lavoro cambia. La fabbrica ha bisogno di manodopera e le donne rivestono un ruolo estremamente importante per la nuova economia. Sebbene costrette a lavorare anche per 18 ore di fila per un salario bassissimo, non godono di alcun diritto sulla base di una presunta differenza fisica rispetto all'uomo. Le suffragette di Emmeline Pankhurst, rifacendosi all'americana Elizabeth Cady Stanton, rivendicano, con scioperi e manifestazioni, il diritto di voto. Viene abbattuto l'ultimo baluardo dell'assolutismo. Le donne, accanto agli uomini, combattono per l'uguaglianza sociale e politica. Per Alexandra Kollontaj è finalmente arrivato il momento giusto anche per cambiare il modo di concepire la nuova famiglia russa. Ma come vivono le donne oggi? I loro salari, a parità di lavoro, sono realmente uguali a quelli degli uomini? Davvero tutte le nazioni riconoscono il diritto di voto alle donne?
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