Eremi dispersi
A Parigi un giovane detenuto, Jeanpierre Soldano, appena uscito dal carcere, fa perdere le sue tracce. La giornalista Martine Dunclau, che a suo tempo si era occupata di quel caso, viene incaricata dal quotidiano per cui lavora di intervistarlo, ma non riuscendo a rintracciarlo si rivolge a Jerome Falerias, il direttore dell'istituto di pena in cui aveva trascorso i suoi ultimi anni di prigionia. Il direttore la mette in contatto con un altro detenuto, Marcel Le Crouvier, attempato docente universitario. Martine viene a conoscenza del forte legame di amicizia maturato tra i due, ma da Marcel non ottiene altre informazioni, ad eccezione di una voluminosa cartella contenente i dattiloscritti prodotti da Soldano in tutti quegli anni. Martine decide di contattare la famiglia di Jeanpierre, unitamente alla sola persona con cui ha sempre condiviso le sue tesi su quella vicenda: l'ispettore Lacombe. Gli chiede di aiutarla, soprattutto per sapere la fine che hanno fatto i tre presunti complici di Jeanpierre. La giornalista, infatti, sospetta che dietro al mistero di quella sparizione ci sia una volontà di vendetta. Dopo giorni di ricerche infruttuose, Martine chiede al direttore del carcere di visionare i registri in cui i visitatori firmavano all'entrata. Scova così il nome di un vecchio amico della famiglia Soldano...
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