Scritti a macchina
"Noi proseguiamo umidi, a fotografare Notre Dame. La cattedrale affascina già da lontano. Le due torri ai lati quadrate e severe, enorme costruzione di pietra, incastrata nel cielo grigio sembra una porta chiusa al confine di chissà quale gelida desolazione. Non guardiamo molto attraverso la pioggia. Siamo subito sotto il grande arco che immette nella navata centrale. Mille volti scolpiti nella materia osservano deformi: rumorosi bagnati uomini e donne senza armonia, libretti turistici con piantina della città, ragazze turiste con tutti i visi stupidi. Non piace. Andiamo verso il nero interiore." (Tratto da "La Pioggia. In cui non si muore in ordine di apparizione", uno dei sette brevi racconti di questa raccolta che propone alcuni testi giovanili in prosa di Mario Campanino)