Falsomiele. Il diavolo, Palermo

Falsomiele. Il diavolo, Palermo

Nulla di strano che Caruso riesca a viaggiare nel tempo tramite il ricordo, più curioso invece il dono dell'ubiquità che ha ricevuto come bonus omaggio da un diavolo, più simile a un manager in carriera che a un mercante d'anime. L'ubiquity è la nuova frontiera del progresso, la risposta alla complessità di una vita globalizzata e frammentata, e Caruso non riesce a mantenerne il controllo. Gli amori in fondo sono come i posti, sono fatti di contiguità e distanze, di compenetrazioni e di assenze, di fughe e di ritorni. Una città racchiude tutte le contraddizioni: Palermo è un luogo che sta stretto e anche un porto dove è inevitabile attraccare e Falsomiele non è soltanto un quartiere, è un ossimoro che intrappola i sensi con dolcezza estrema e mette in guardia sulla caducità di tutte le cose, di tutti posti dove si è, si è stati e dove si vorrebbe essere.
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