La ruota dentata e altri racconti
Ryūnosuke Akutagawa, contemporaneo di Kafka, profondo conoscitore della letteratura occidentale, soprattutto di quella inglese e di Swift, viene considerato il primo scrittore giapponese moderno. Akutagawa è autore di una vasta produzione di racconti, «splendidi classici della letteratura giapponese», come ebbe a scrivere Yukio Mishima, caratterizzati da una lucida vena satirica e grottesca, che diviene tragica soprattutto negli ultimi anni della sua breve vita: si suicidò infatti a trentacinque anni. Il rifiuto dello spirito moderno che si andava affermando in Giappone, la decadenza dei valori della tradizione, la contraddizione lacerante tra la bellezza della natura e la miseria dell’esistenza umana, sono la morsa tragica nella quale Akutagawa e i suoi personaggi si trovano stretti, senza via di uscita se non nel sacrificio di se stessi. «Ora vivo in un mondo di nervi malati, trasparenti come ghiaccio» scrive Akutagawa nel suo testamento, Memorandum per un vecchio amico, pochi giorni prima di morire. «Se potessimo avventurarci naturalmente nel sonno eterno potremmo raggiungere la pace, se non la felicità. Ma non sono certo di riuscire un giorno ad avere il coraggio di suicidarmi. So soltanto che la natura non mi è mai apparsa così bella. Riderai di questa contraddizione tra bellezza della natura e desiderio di morte. Ma la natura mi appare così splendida proprio perché sono gli ultimi sguardi che le rivolgo». Con uno scritto di Yukio Mishima e una testimonianza di Yasunari Kawabata.