Piccolo manoscritto nella bisaccia
«Non v’è nulla di ciò che si contempla che non sia (bello come un) fiore, nulla di ciò che si pensa che non sia (attraente come la) luna. Chi non intuisce (la bellezza di) un fiore in ogni forma è un barbaro. Chi non ha un animo (delicato) come un fiore è una belva. È stato detto: “Fuggi la barbarie, abbandona l’animalità, ubbidisci alla natura e ad essa torna”».