Le undicimila verghe
Pubblicato clandestinamente nel 1906, scritto da uno dei massimi poeti francesi del Novecento, il romanzo è la storia, scatenata, di un "viaggio erotico" e, allo stesso tempo, una grottesca parodia dei romanzi erotici popolari che si svolgevano su treni, a bordo di transatlantici, in località climatiche e che avevano per protagonisti principi, conti e nobili russi. Un libro scandaloso per l'efferatezza dei fatti raccontati ma al contempo colto, dove non è difficile scorgervi l'influenza della letteratura libertina settecentesca, con De Sade in testa, il grande maestro nascosto, a detta di Mario Praz, di tutta la letteratura popolare europea fino al Decadentismo.
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