Tokyo Sympathy Tower
Una nuova Torre di Babele. La costruzione della Sympathy Tower di Tokyo finirà per confondere le lingue allontanando le persone... Comincia così il libro vincitore del premio Akutagawa 2024, il più prestigioso riconoscimento letterario giapponese. In un futuro prossimo alternativo, la giovane architetta Makina Sara si è aggiudicata il progetto per una torre-prigione che dovrà sorgere dinnanzi allo stadio olimpico di Zaha Hadid. I detenuti vi verranno accolti con ogni premura, affinché il loro status di Homo miserabilis, cui sono giunti in quanto vittime di un ambiente ostile, sia riscattato da una diffusa empatia sociale. Un rovesciamento che si affianca a quello imposto dal linguaggio contemporaneo, tendente all’eufemismo e allo svuotamento di senso. L’incontro con l’amato Tōjō Takuto, di 15 anni più giovane, aiuterà Sara a mettere a fuoco il suo lavoro e a orientarsi nella Tokyo del futuro. Un romanzo breve tra utopia e distopia, che affascina e interroga il lettore sul potere della lingua, sul ruolo della bellezza e sui confini del vivere comune.
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