Di morte e d'amore. La prima indagine di Fortunata, tanatoesteta
Le mani di Fortunata sono magiche. Sanno prendersi cura di uomini e donne, con dolcezza e premura. Lavano, vestono, abbelliscono e rasserenano, passano delicate sulla pelle e sul viso. C'è solo un problema: i corpi cui Fortunata provvede sono quelli dei defunti. Lei è infatti l'ultima discendente di una stirpe di becchini, la più antica di Chioggia. Per questo suo padre, un uomo congelato nel dolore per la morte della moglie, vorrebbe che lei ereditasse l'impresa di famiglia. Per questo Fortunata è fin dall'adolescenza vittima dell'ignoranza e della superstizione dei suoi paesani. Il suo sogno sarebbe quello di diventare pasticciera, e mettere le sue mani così abili al servizio della gioia e della festa e non del lutto. L'occasione le si presenta quando viene assunta per uno stage nel catering dei fratelli Mengolin, famosi ristoratori veneziani. Per Fortunata potrebbe iniziare una nuova vita, ma il primo giorno di lavoro, durante lo sfarzoso matrimonio della figlia della famiglia Boscolo, il padre della sposa muore in circostanze poco chiare, e i sospetti sembrano convergere proprio sulla giovane tanato esteta. Così Fortunata, per salvarsi, dovrà improvvisarsi investigatrice. E nel suo cammino così difficile il destino le offrirà uno strano alleato, un uomo misterioso quanto affascinante... Un romanzo giallo che intreccia sorrisi e dolori, con una protagonista piena di voglia di vivere e di amare che fa i conti con la malvagità e l'avidità del mondo, sullo sfondo magico di Chioggia, città magnifica che a volte sembra vivere di vita propria.
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