Too much too young. Storia della 2 Tone Records

Too much too young. Storia della 2 Tone Records

Nel 1979, gli album marchiati 2 Tone conquistarono l'attenzione generale quando nomi come The Specials, The Selecter, The Beat, The Bodysnatcher e Madness iniziarono a occupare le parti alte delle classifiche dei dischi più venduti nel Regno Unito. Ciò che veniva prodotto dalla leggendaria etichetta discografica, in realtà, non aveva a che fare solo con la musica, essendo piuttosto la colonna sonora di un più ampio culto giovanile: un movimento antirazzista che, amalgamando nelle periferie britanniche una generazione di musicisti provenienti dalle isole caraibiche, imponeva alla scena pubblica fondamentali questioni sociali, si scontrava con gli estremisti di destra e cantava l'oppressione di classe e di genere come non era mai stato fatto prima. La musica 2 Tone – un'inedita miscela tra il ritmo contagioso dello ska, la melodia del reggae e l'attitudine del punk – nacque in quel di Coventry grazie a un prestito di settecento sterline e alla visione di uno studente d'arte della classe media: Jerry Dammers, deciso a dare vita a una sorta di Motown inglese. Il disco d'esordio della nuova etichetta, con all'interno Gangsters degli Specials oltre a una traccia strumentale dei Selecter, non ancora formati, raggiunse la sesta posizione in classifica: solo il primo di una serie di successi che valsero alla 2 Tone un posto d'onore nei cuori e nelle menti di un'intera generazione. Con un incredibile lavoro di ricerca, Daniel Rachel ha raccolto una massa impressionante di informazioni e testimonianze: il cuore pulsante di un libro in grado di raccontare la storia definitiva della 2 Tone, rendendo il giusto tributo a una stagione irripetibile. Prefazione di Pauline Black.
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