Nonostante febbraio. Morire di lavoro
2014. In una Roma cristallizzata nella sua eternità inesistente, Ernesto Mangiafuoco, un giornalista annoiato, passa le sue giornate tra consigli comunali e inaugurazioni di centri commerciali. Un cadavere viene ritrovato sul greto del fiume Aniene, è la sua occasione per entrare in cronaca nera. Ma qualcosa va storto: una donna racconta una terribile verità. Negli abissi della speculazione edilizia e dello sfruttamento delle maestranze Mangiafuoco segue un caso che nasconde scenari oscuri, vivendo sul proprio corpo la violenza del caporalato. Nulla sarà come prima. Per arrivare alla verità si fa aiutare da un improbabile informatore e da uno scapestrato trio formato da un vecchio giornalista ex fumatore, una granitica sindacalista e da un professore con un passato nel movimento studentesco. A ostacolarli e ad anticipare ogni loro mossa c’è un maresciallo del Nucleo Investigativo che invoca il fantasma di Pasolini. Fanno da sfondo alla storia le azioni speculative della OZRA S.P.A., azienda con cantieri in Italia e all’estero e le cui fortune, nel libro di Alessandro Bernardini, equivalgono al come e al perché lavorare può voler dire rischiare ogni giorno la propria vita.