Dinamiche familiari ed esercizio del potere in una signoria della Calabria. I Ruffo di Sinopoli (1350-1435). Vol. 1

Dinamiche familiari ed esercizio del potere in una signoria della Calabria. I Ruffo di Sinopoli (1350-1435). Vol. 1

La famiglia Ruffo rappresenta un interessante caso di studio per la conoscenza degli assetti feudali del regno di Napoli in età angioina. Si tratta di potenti feudatari con una straordinaria capacità di adattamento alle diverse congiunture politiche ed economiche sul lungo periodo (secoli XIV-XV). Lo dimostra l'inedita documentazione familiare conservata nell'Archivio di Stato di Napoli (fondi Ruffo-Scilla e Ruffo-Bagnara) che consente di cogliere gli elementi caratterizzanti la stagione politica angioina che vide la fragilità della struttura di potere monarchico eroso via via dalle aristocrazie feudali del regno, in particolare calabresi, sempre più recalcitranti e centrifughe. Le lotte dinastiche (Giovanna I, Carlo III di Durazzo e Ladislao) inasprirono i rapporti tra governo centrale, feudalità e sudditi anche per l'aumento della pressione fiscale e per il peso dei numerosi balzelli signorili che accentuavano il malessere delle popolazioni regnicole, maggiormente di quelle periferiche. L'indagine sui Ruffo, a cominciare dai conti di Sinopoli, mira a ricostruire le complesse dinamiche feudali e l'esercizio dei poteri signorili nel territorio calabrese tra la metà del XIV e il XV secolo, mettendo in luce le strategie dinastiche, consentendo di rivelare le relazioni tra feudo e lignaggio e conoscere quanto l'occupazione dei posti chiave nella struttura amministrativa del regno, il controllo sugli uomini e l'accrescimento del prestigio dinastico fossero finalizzati a conseguire il pieno controllo del territorio.
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