Ho ucciso Hallo Khitti
Le rocambolesche giornate di fuga vissute da Verso Contrario che scappa per ogni dove assieme al suo magico cane Mozart. Dopotutto è solamente accusato di aver ucciso la gatta Hallo Khitti, idolo di tutti i bambini del mondo. Contro di lui magistratura e forze dell'ordine, ma anche l'opinione pubblica e i mass media, mai come questa volta uniti nel giustizialismo e dalla voglia di liberarsi di uno "scomodo mostro", nonché di difendere uno status quo dove tutti si devono dimostrare uguali, uniformati ed allineati. Sembrerebbe solo una storia d'azione, peraltro piena di situazioni comiche, stravaganti, grottesche, e di utili divagazioni artistiche. Complice invece una prosa tutta d'un fiato che irride alla sintassi passatista, il nostro eroe si muove fra il serio e il faceto, attraverso globalizzazione, lobby economiche, governi occulti e massoneria. Contro di questo immenso e imbattibile Golia c'è solo un popolo dell'Africa, alcuni animali sindacalmente riuniti e soprattutto un Mohicano, un Don Chisciotte: l'ultimo dei Futuristi alias Verso Contrario.
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