Due bugie di Dante. Ciacco e Filippo Argenti non sono mai esistiti. Perché l'autore se li è inventati?
Due bugie di Dante. Ciacco e Filippo Argenti non sono mai esistiti. Perché l'autore se li è inventati?: I primi commentatori della Commedia si sforzarono di trovare, per ciascuno dei personaggi coevi a Dante che compaiono nel poema, una precisa identità storica. Spesso una totale mancanza di documenti, palesi contraddizioni o fantasiose falsificazioni dimostrano che essi non avevano la più pallida idea di chi fossero quei personaggi. Una analisi dei casi di Ciacco e di Filippo Argenti condotta senza pregiudizi porta a scoprire che le incoerenze e le manipolazioni toccano per questi due personaggi livelli macroscopici e, per quanto riguarda il secondo, può far sospettare che quegli antichi commentatori (e tra loro, in prima fila, il Boccaccio) volessero tenere nascosto qualcosa che ritenevano disonorevole per Dante. Un vero e proprio giallo. L'autore affronta questo groviglio di questioni con un'indagine accuratissima dal punto di vista storico, critico e filologico, ma anche con una certa leggerezza narrativa.
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