La raccolta delle rose. Donne recluse libere di raccontarsi
"La raccolta delle rose" è un progetto che ha visto coinvolte diverse professionalità animate dallo stesso proposito: promuovere l'empowerment dei senza voce, nello specifico delle donne recluse. Quaranta giovani: boliviane, bulgare, colombiane, cubane, italiane, nigeriane, romene, tunisine, soprattutto romnià si sono raccontate senza paure, ritrosie, lasciando la mente e il cuore liberi di vagare tra ricordi, vissuti, sogni e aspirazioni, restituendo immagini e tradizioni dei loro paesi d'origine e svelando la loro parte più intima: l'essere compagne, spose e madri. Nessun sentimento soffocato, inibito,costretto, ma un universo emozionale da scoprire. La narrazione diventa uno spazio "proprio", il luogo e il tempo per ritrovarsi, per ricostruire la propria identità, per scoprirsi diverse e nel contempo simili, per appropriarsi di un linguaggio plurale.
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