Ciak: si uccide. Le indagini del commissario Berté

Ciak: si uccide. Le indagini del commissario Berté

Un vero rompicapo per il commissario Berté che aveva da poco deciso di tornare finalmente a Milano con la Marzia, ma che adesso si trova bloccato nel suo esilio ligure non solo dalle indagini, ma anche da un cambio di vertice nella questura milanese che non sembra molto favorevole al rientro di Berté nella metropoli. Le migliori storie poliziesche sono quelle ambientate in una pacifica campagna. Un cadavere, difatti, vi appare orribilmente fuori posto... Quella frase del poeta inglese Auden era rimasta impressa nella memoria di Berté e in quel momento gli sembrò calzante. lì, in quella casa di villeggiatura immersa nel verde, quel corpo di donna era davvero orribilmente fuori posto. Anche perchè ara senza testa. Lungariva, Liguria di Levante, dicembre: una nota regista e sceneggiatrice viene trovata morta, decapitata con una katana nella sua villa. Apparentemente un furto finito male, ma Berté non è per nulla persuaso. Sarà forse la sua passione per l'universo letterario, ma non riesce a non ipotizzare un legame tra il racconto che la regista stava sceneggiando con l'aiuto di due collaboratori e la sua morte cruenta. E mentre indaga, scompare improvvisamente la dottoressa Graffiani, il PM con cui Berté ha tante volte collaborato: è possibile che anche questa vicenda abbia a che fare con l'omicidio?
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