I Fugger. La parabola dei banchieri degli Asburgo
Ogni nazione ha una storia economica e finanziaria. In quella d’Europa, in questo settore, ci sono famiglie che hanno fatto da pioniere, la cui opera è possibile seguire attraverso i secoli nelle sue irradiazioni. Fra tali personaggi si contano, accanto ai Medici di Firenze e ai Rothschild di Francoforte, soprattutto i Fugger di Augusta. La loro attività comincia nel ceto contadino-artigiano, per elevarsi, nel Rinascimento, a livello di un fenomeno finanziario di portata mondiale. Molla di tale scalata sociale sono state soprattutto le grandi figure degli uomini d’affari della casata, come Jacopo il Ricco e Antonio Fugger; ma con essi anche i loro stretti congiunti, le case di commercio principali e le loro filiali, le fondazioni di carattere sociale e culturale hanno accompagnato la crescita. Götz von Pölnitz ha seguito, attraverso i loro vari stadi, le sorti di questa casata, illustrandone i successi, spiegandone le crisi, segnalandone le relazioni nascoste, valutandone criticamente l’evoluzione sociale. Proprio in questo campo i Fugger costituiscono, infatti, un fenomeno che non ha eguale, poiché nessuna famiglia esistente nel XX secolo, di nessuna nazione, fiorì mai, in linee principesche, baronali e borghesi, in modo a essi comparabile.