C'era una volta il (mio) tennis
Claudio Pistolesi conosce come pochi altri la ribalta tennistica mondiale, e in questo lungo racconto a ruota libera condivide insieme ai lettori le mille storie che lo hanno visto protagonista o testimone durante la sua carriera dentro e fuori il campo. Tra tornei, spogliatoi, allenamenti e viaggi ai quattro angoli del globo, a tu per tu con i grandi e grandissimi del tennis professionistico (e qui ci sono quasi tutti, a cominciare da Adriano Panatta), i suoi ricordi lasciano affiorare gli entusiasmi, le tensioni, le speranze e le delusioni che questo sport straordinario porta con sé, insieme ai profondi mutamenti che ne hanno cambiato le dinamiche di gioco nel corso degli ultimi trent’anni. E tra tante emozioni vissute in prima persona, c’è anche posto per aneddoti più scanzonati e divertenti: come quella volta che gli toccò – da coach – rincuorare Federer per aver perso una finale contro un “suo” atleta, oppure quando agli US Open di NYC (di fronte a 20.000 spettatori), giovane tennista avversario del mito statunitense Connors, fu scambiato per un suo tifoso e prontamente bloccato all’ingresso del campo.