Stagioni spietate
Porte-au-Prince, Haiti, anni Sessanta: il dittatore Franvois Duvalier e le sue milizie, i Tonton Macoutes, eliminano sistematicamente tutti gli oppositori del regime. Daniel Leroy, caporedattore del principale giornale d'opposizione e capo segreto della resistenza comunista, è appena stato arrestato. Disperata, dopo mesi passati senza avere notizie del marito, Nirvah chiede infine udienza al potente e temibile Segretario di Stato Raoul Vincent per conoscere la situazione in cui versa Daniel. Tuttavia, quello che doveva essere un semplice colloquio formale si trasforma nella prima di una serie di strane coincidenze e di visite inaspettate che sconvolgono la vita già difficile di Nirvah. Con il tempo, il Segretario di Stato diventa una presenza sempre più ingombrante nella quotidianità della donna, fino a quando non le manifesta palesemente le proprie intenzioni: vuole che lei diventi la sua amante o non rivedrà mai più Daniel. Nirvah si trova così davanti a un bivio: mantenere la propria dignità cedere ai desideri del Segretario e garantire così la sopravvivenza di Daniel e dei loro figli. La scelta risulterà difficile e carica di conseguenze. Per Nirvah, l'unico conforto sarà dato dalla certezza di aver preso la decisione giusta... o almeno così crede. Attraverso la storia di Nirvah e della sua famiglia, Kettly Mars rievoca le sofferenze e le paure di tutto il popolo haitiano nel lungo e tragico inverno della dittatura.