Un sacrificio accettabile
Lo chiamano Cuchillo, "coltello". Non perché uccida con una lama - ha un sacco di uomini che fanno quel tipo di lavoro per lui - ma perché la sua mente è molto affilata. Da quando il governo messicano ha dichiarato guerra ai cartelli della droga, ci vuole cervello per sopravvivere e Cuchillo non è solo sopravvissuto, ha prosperato. Ma nel momento in cui Cuchillo inizia a "ricamare" troppo in profondità, la polizia federale degli Stati Uniti e del Messico intervengono per smussare la sua lama. P.Z. Evans e Alejo Díaz sanno che il cartello di Hermosillo sta pianificando di assaltare un pullman turistico e sanno che l'unico modo per fermare Cuchillo è con la morte. Il leader del cartello ha un punto debole e, per distruggere il suo impero del male, l'improbabile coppia di poliziotti internazionali dovrà fare appello all'amore che questo atipico intellettuale ha per i libri.
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