Omicidio al civico 7
1936, quattordicesimo anno dell'èra fascista. Dopo la recente scomparsa della moglie Betti, il commissario Augusto Maria Bendicò, condizionato dal proprio dolore, preferisce sbrigare pratiche burocratiche al sicuro della scrivania piuttosto che essere in prima linea a dialogare con sé stesso o, meglio, con quella che lui crede sia la voce della sua amata. Ma un nuovo caso lo costringe ad affrontare i fantasmi del passato. Il corpo di Eleonora Picchio, affascinante e giovane promessa canora del Cavallino Bianco, viene ritrovato senza vita sulle scale interne di un palazzo in via Dante 7. La seconda morte in circostanze poco chiare nell'arco di quindici giorni. Poco tempo prima, infatti, dopo il coinvolgimento di Tullio Carbone nello scandalo del fallimento dell'agenzia di investimenti, si era consumato un dramma nel dramma: la sorella Matilde era caduta dalla finestra di casa nel bel mezzo della notte. Ma si era trattato veramente di un incidente? C'è una relazione tra le due donne? In questura sembrano tutti concordi ad archiviare entrambi i casi come fatalità, anche in vista della prossima dichiarazione del duce sulla nascita dell'impero. Ma il commissario è deciso ad andare fino in fondo nell'inchiesta grazie anche al sostegno del dottor Silvera. Alessandria è in fermento. La guerra in Etiopia è al termine e la vittoria dell'Italia è cosa fatta. Ma la verità deve venire a galla, a costo di rovinare una festa che il popolo crede di meritare... Un giallo storico ambientato in un'epoca che ha segnato la nostra Storia e che ancora oggi è al centro di un dibattito sociale e culturale che sembra non trovare una pacificazione.
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