Dalla Troade a Cuma Opicia. Gli Eoli, la Sibilla, Apollo Smintheo
"Sulla tradizione letteraria relativa alle origini di Cuma campana, nella misura in cui in questa fondazione venivano coinvolte componenti connesse a Cuma eolica, gravavano tutta una serie di sospetti aggravati poi dal fatto che il più antico sostenitore di questa connessione era uno storico come Eforo, nativo di Cuma eolica e criticato spesso per il suo localpatriottismo. Lo studio attento, qui ripreso, delle tradizioni sull'Eubea come sulla Beozia come sull'Asia minore eolica porta però a credere più che reale il legame in età arcaica tra area eolica continentale ed Eolide d'Asia, simboleggiato dalla vicenda di Esiodo, che si è potuto avvalere del conforto dei lavori archeologici e storici, della Lemos (2002, 2009), di Aloupi e Kourou (2007); di Mazarakis Ainian (2007), di Ridgway (1997), di Schachter (2016), di Tankosic, Mavridis, e Kosma (2017). Per ciò che riguarda Eforo e la sua opera storica, la valutazione positiva che se ne è data, si è potuta giovare di tutti i correttivi all'immagine di Eforo apportati dalle ricerche più recenti, quelle in particolare contenute nei vari contributi presenti negli atti del convegno salernitano del 2008, confluiti nel volume curato da P. De Fidio, C. Talamo e L. Vecchio, e nel volume di G. Parmeggiani (2011), che tutti tendono a rivalutare, un'opera, che nell'antichità era stata ampiamente messa a frutto da Aristotele, nella Politica e sopra tutto nelle Politeiai, aveva ricevuto, proprio per la parte arcaica, gli elogi di Polibio, ed era stata ampiamente utilizzata da Strabone proprio in relazione alla colonizzazione in Occidente (Mele 2015, 2016).[---]" (dalla premessa di Alfonso Mele).
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