Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo
Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo: La carta di Peters. Chi non la conosce, l'avrà trovata bizzarra. In un atlante tutti, da sempre, siamo abituati a vedere una carta più tradizionale, la cosiddetta "carta di Mercatore", realizzata appunto con quella proiezione. Lo avete notato: è completamente diversa. Perché? Cerchiamo di spiegarlo, per chi non lo sa, facendo capire così la ragione per cui il nostro atlante sceglie di usare anche la "proiezione di Peters". Rapidamente. Nel 1569 Gerardus Mercator, un famoso cartografo fiammingo, disegnò la carta che prese il suo nome. Tenete presente che era un uomo in fuga, inquisito per vari motivi. La sua carta non divenne subito popolare, anzi all'inizio non era accettata. Dopo 30 anni di incertezze, venne accolta e usata da tutti, soprattutto dai navigatori del 1600, dato che tracciò delle linee orizzontali e verticali, creando nuovi punti di riferimento e favorendo, così chi navigava e tracciava una rotta. In realtà, la sua proiezione deforma le aree, cioè le superfici dei Paesi, a causa della curvatura terrestre. Più ci avvicinavamo ai poli, più la superficie aumenta, creando problemi di comprensione della realtà. Convenzionalmente, però, nei secoli è diventata la nostra visione del mondo, anche se il pianeta non è così. Uno storico ha provato a disegnare una carta che rispetti le reali superfici dei continenti e degli Stati. È il tedesco Arno Peters che vi è riuscito nel 1973. Lo fece, ovvio, anche per ragioni ideali. Peters aveva scritto libri interessanti. Nel 1952 ne aveva pubblicato uno dal titolo: "Storia del mondo otticamente sincronica". Quello che lui voleva
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