Siamo tutti complottisti?
I complotti esistono? Certo. Ordire trame per creare posizioni di predominio accompagna l'esistenza dell'uomo sin dall'antichità. Innumerevoli accadimenti non sono mai stati chiariti del tutto a dispetto degli sforzi profusi in ricerche o indagini: quali intrighi li hanno resi imperscrutabili? La Storia, però, è altresì intrisa di una moltitudine di teorie del complotto che si sono rivelate prive di ogni fondamento, di tesi affascinanti quanto poco plausibili intorno a vicende e dati di fatto accertati e documentati in modo esaustivo. C'è un collegamento tra la sempre più imponente mole di informazioni che invade il nostro quotidiano e il guazzabuglio di complottismi, negazionismi e false credenze? E c'è una proprietà transitiva tra i meccanismi che rendono vulnerabile il processo cognitivo umano e l'infatuazione per le teorie complottiste? Il complottismo è tema scottante. Questo testo si propone di rappresentarlo in modo neutro, con dovizia di note/riferimenti e un linguaggio accessibile a tutti, senza rinunciare al rigore.